21 Apr GR54: Tour of Oisans and Ecrins Massifs, non ci sono solo Chamonix o Courmayeur!
Il GR54, altrimenti detto “Tour of Oisans and Ecrins Massifs”
Decisamente meno noto del celeberrimo GR20 e dell’interminabile GR10, il GR54 è una vera e propria perla dei Grande Rendonnè Francesi. Circa 190 km per 24.000 metri di dislivello, su un percorso molto vario, ne fanno una meta ideale sia per chi corre che per chi vuole camminare.
Un giro davvero unico nel suo genere, perfettamente bilanciato e con una varietà estrema di panorami, condizioni del terreno e naturalistiche. Dai ghiacciai ai pascoli d’alta quota. Dai deserti di roccia e sabbia nera a 2500 metri, alle acque linpidissime di torrenti gelidi e laghi alpini.
Un viaggio che idealmente riassume lo spirito e le bellezze delle Alpi Francesi donandone una prospettiva diversa ad ogni passo.
Ho scelto di percorrerlo da solo ed alla fine di settembre, proprio la settimana dopo la chiusura di moltissimi rifugi e la maggior parte dei negozietti nei piccoli villaggi che si attraversano. Quella settimana in cui i colori sono più belli, i cieli più nitidi e in cui non si incontrano più le orde di camminatori estivi, ma in cui si rischia di trovare maltempo e forse anche la prima neve.
In realtà di orde di camminatori estivi sul GR54 non se ne trovano mai, perché risulta abbastanza fuorimano, ma io credo di aver davvero raggiunto un record dicendo di aver superato una sola persona che stava facendo il GR54 nella sua interezza ed aver incrociato in 4 giorni e 190 km solo 14 persone. Insomma, il GR tutto per me, con le migliori condizioni atmosferiche in uno dei punti più belli delle Alpi Francesi.
Sconsiglio di fare lo stesso ragionamento in primavera, perché viste le quote anche ragguardevoli, si rischia di non passare per la troppa neve senza ramponi e picca. L’altro aspetto da tenere bene in considerazione prima di affrontare questo GR al di fuori del periodo tra il 15 giugno ed il 15 settembre, è che molti rifugi sono chiusi, c’è solo accesso al bivacco invernale ed in alcuni punti non c’è la possibilità di approvvigionarsi nemmeno a valle.
Partenza ed Arrivo sono a Bourg d’Oiasans.
Suggerisco il pernotto all’Hotel Oberland e di considerarlo come base di partenza ed arrivo. Un semplicissimo due stelle ma con una colazione molto ricca, gestito da un ex ciclista ed amante dello sport. Molto disponibile con chi affronta il GR. Con una telefonata mi ha spostato le prenotazioni, visti i miei cambi di programma, ed accolto a notte fonda.
Cortese, economico e funzionale. Ho lasciato la macchina nel suo parcheggio per tutto il GR. Comodissimo al ritorno dal GR, in quando il sentiero sbocca dietro l’Hotel, la partenza invece è dall’altro lato del paese, dietro al cartello del camping “la Cascade”. Circa a 900 metri di asfalto urbano dall’Hotel.
L’anello tradizionale prevede 10 tappe da fare in 11 giorni, vi allego sia il programma di una camminata veloce, che di tempi di percorrenza che ho effettivamente avuto, corricchiando tutte le discese (con uno zaino da 25 litri e 12 kg).
Inizialmente avevo previsto di farlo in 6 giorni, ma alla fine ne lo sono “bevuto” in 4 pur gustandomelo bene bene.
Ecco il programma iniziale:
Giorno 6: Refuge de la Muzelle – Bourg d’Oisans 20 km – 450 D+ (tappa 10)
Giorno 4: Refuge de la Muzelle – Bourg d’Oisans (banali)

Che si decida di farlo in 10 giorni, in 6 o in 4 o 3, va tenuta bene in considerazione una cosa: il giro si divide sempre in due sezioni.
La prima parte è scorrevole e caratterizzata da spazi aperti e viste sui ghiacciai.
La seconda parte , decisamente più Alpina, dove si sale di quota ed i dislivelli divenatono più importanti.
Il paese di Vallouise è dove si fa il “giro di boa”, circa al 80 km e 4500 D+ di percorrenza.
Per chi volesse correre, suggerirei di farsi in un colpo unico i primi 90 km, magari partendo al tramonto o nella notte per arrivare la sera del giorno dopo. Questi sono forse i chilometri in cui vale la pena perdere meno tempo e sono anche quelli più accessibili. Un buon riposo poi a Vallouise e si riparte per il secondo tratto, che a questo punto potrebbe essere concluso in soli due giorni, o uno viaggiando di notte.
Quello che c’è da sapere sul GR54 in 10 punti.
Trovo che abbia poco senso una descrizione tappa per tappa del giro.
Vi riporto quindi quelle che sono le informazioni essenziali
- Fino a Vallouise che si seguano le tappe o si accorpino il tracciato è facile e ci sono vari centri abitati e negozi di alimentari. Normalmente chiudono alle 12.30 e riaprono dalle 16 alle 18.30. Questo tratto può essere affrontato a cuor leggero e non ha alcuna difficoltà tecnica. Copertura telefonica quasi costante.
- A Vallouise per dormire c’è l’ottima Gîte d’étape l’Aiglière verso la fine del paese, pulita e con un gestore molto disponibile. Il rifugiante offre anche un servizio taxi (che trovo disdicevole) per gli 8 km dalla gîte a Entre les Aigues, ovvero un tratto di stradina asfaltata abbastanza monotona ma non trafficata. Al termine della strada inizia una bellissima salita di 1000 metri verso Col de l’Aup Martin che rappresenta l’inizio vero e proprio della seconda parte, quella montana e remota. Occhio che da qui in poi c’è poca acqua fino al Refuge du Pré de la Chaumette. Io ho trovato tutto chiuso e sbarrato ho fatto una sosta con un pasto liofilizzato ad una piccola cabane a circa 30 min dopo il rifugio, subito prima dell’attacco della salita ed accanto all’ultima fonte prima della valle a seguire. Suggerisco vivamente, se si è stanchi di dormire qui al rifugio, perchè il tratto seguente è impegnativo e senz’acqua.
- Il “tre colli del cuore del Gr54″: Col de la Vallette (2668), Col de Gouiran (2597), Col de Vallonpierre. Salite lunghe e costanti con paesaggi unici. Anche qui poca acqua e molto caldo anche a settembre. Questi tre colli sono la “prima pietanza saporita” del secondo tratto del giro
- Una buona opzione potrebbe essere quella di pernottare al Refuge de Vallonpierre, nelle foto qui sotto è quello con i due edifici sul lago, e davvero merita una sosta, ma i posti sono pochi. Io sono arrivato al tramonto ma ho proseguito. Fori stagione è aperto il bivacco, che è comunque molto accogliente.
- Dal Refuge del Vallonpierre al Refouge des Souffles, c’è una lunga discesa e da qui si giunge al paese di Le Chapelle en Valgudemar. Le tre cose importanti da sapere sono che da Entre les Aigues a Le Chapelle en Valgudemar il telefono non prende quasi mai, quindi attenzione a questo lungo tratto senza comunicazioni. Nel paese di Le Chapelle ci sono alberghi, ostelli, ristoranti e negozi. Tratto molto scorrevole e poco significativo. Io ho tirato fino al Refouge des Souffles, chiuso fuori stagione ma dove ho trovato un ottimo bivacco invernale. Pulitissimo e con gas. Dal fondovalle al Refouge des Souffles c’è una slaita di circa 1000 metri, ripida ma non difficile.
- Dal Refouge des Souffles si sale ancora al Col de la Vauze per poi scendere a Le Desert.
- Inizia il tratto più impegnativo, caldo e con salite senza acqua. Fondamentale rifornirsi bene. Molti spezzano questo tratto dormendo a Le Desert e a Valsenestre. Io lo ho fatto tutto in un fiato, fatica a parte, il bello è che si vedono i colli fatti e da fare lungo tutto il percorso, uno di fronte all’altro, uno più alto dell’altro.
Col de la Cote Belle, Col de la Muzelle. Quest’ultimo ha un tratto finale di salita davvero impegnativa. Ripeto, qui serve molta acqua.
Nella foto qui sopra vedete chiaramente Col de la Cote Belle sullo sfondo, a fondo valle (unica fonte d’acqua) Valsenestre, ed in primo piano gli ultimi metri prima di raggiungere Col de la Muzelle.
- Ottima idea dormire al Refouge de la Muzelle, per intenderci la vista dal rifugio è nella foto dell’album in cui si vede il lago con il ghiacciaio. Lasciato il rifugio c’è una breve salita (500 D+) ed una lunghissima discesa verso un bacino idrico artificiale e poi a valle, seguita da un tratto monotono e piano. Io ho tirato dritto fino a Bourg d’Oiasans.
- Prendendo il mio programma e condensando il primo tratto di 80 km in una corsa unica si potrebbe chiudere il Gr 54 in 3 giorni, oppure fermarsi a dormire al Refouge de Vallonpierre o de la Muzelle, che sono davvero stupendi.
- Consiglio di avere con se sempre cibo, attrezzatura ed acqua per essere totalmente indipendenti. Fuori stagione molti punti di approvvigionamento sono chiusi, in stagione può far caldo o esserci molta gente se non si prenota. Io percorso tutto il cammino con 25 litri di zaino e circa 12 kg (sacco a pelo 3 stagioni, materassino, cambio completo, piumino, strato termico, 4 pasti liofilizzati e fornello con gas) ma rischiando un po, in piena stagione estiva si potrebbe partire anche con un zaino leggero e scendere ad un 12 litri e 5 kg di carico. A fine settembre, solo e con i rifugi chiusi è bene non rischiare ed essere in grado di cavarsela da soli con ogni condizione di tempo.
Quando i rifugi sono chiusi questo prevedono sempre un ``bivacco invernale``, tutti in condizioni perfette e da lasciare in condizioni altrettanto buone!
Guida di riferimento
Tour of the Oisans: The GR54: The GR54 Round the Ecrins (Cicerone Guide) Amazon.com
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